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C-Mobility: l’evoluzione delle interconnessioni su strada. Le sperimentazioni a Lioni

C-Mobility _ 11.09.24
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C-Mobility: l’evoluzione delle interconnessioni su strada. Le sperimentazioni a Lioni

Parte a Lioni la sperimentazione del progetto C-Mobility nell’ambito della piattaforma tecnologica di Borgo 4.0. I partner, sei in tutto, testano su strada la sicurezza cooperativa, ovvero lo studio e la progettazione di sistemi per la comunicazione diretta fra i veicoli, con l’infrastruttura stradale e  con gli altri utenti della strada per la condivisione in tempo reale di informazioni relative alla sicurezza, al traffico, alle condizioni stradali. L’obiettivo del progetto è aumentare la consapevolezza di ciò che avviene nell’ambiente di guida, riducendo i tempi di rilevazione e reazione a eventi di potenziale rischio (es. la presenza di un pedone sulla carreggiata) e migliorando il mutuo coordinamento delle manovre ai veicoli.

In tale ambito, il progetto C-MOBILITY prevede la progettazione e realizzazione di sistemi abilitanti connessioni tra veicoli (connessioni V2V), tra veicoli ed infrastruttura stradale (connessioni V2I) e tra veicoli ed altri soggetti esterni (genericamente V2X), allo scopo di rendere possibile l’implementazione di innovative applicazioni di sicurezza attiva di tipo cooperativo, e l’erogazione di servizi avanzati al veicolo.

I laboratori, le tecnologie e le infrastrutture fanno di borgo 4.0 un maxi cantiere della ricerca tecnologica per la costruzione della smart mobility che cementa il nuovo umanesimo.

I partner del progetto C Mobilty, Certic, St Microelectronics, Innovery, NetCom Group, Alfano e Ivm, hanno illustrato e condiviso gli esiti della ricerca di laboratorio nella control room allestita presso il comando della polizia municipale di Lioni, prima di testarla su strada e nel contesto cittadino.

Mario Lavorgna, responsabile del progetto C-Mobility ne spiega gli obiettivi

Promossa da ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, presieduta da Paolo Scudieri, a capo del gruppo internazionale Almas, la piattaforma è realizzata con il coinvolgimento di un partenariato pubblico-privato che coinvolge 54 imprese del settore, 3 Centri di Ricerca pubblici, 5 Università campane, e il Cnr.